Numeri. I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono strumenti giuridici di natura pubblico-privata finalizzati all’individuazione di progetti specifici per la porzione di territorio rappresentato. Dai dati forniti dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) risulta che attualmente nel Lazio ce ne siano 16, i quali possono contare su 73 milioni e mezzo di euro di risorse stanziate dal FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) per i prossimi cinque anni.
«La proposta emersa da questo incontro compartecipato da Confagricoltura Lazio è quella di potenziare la partecipazione dei privati nei GAL e intercettare nuove progettualità – afferma Salvatore Stingo, presidente FedAgriPesca Confcooperative Lazio –. In questo modo sarà possibile dare un impulso concreto alla cooperazione in rete nella logica delle comunità locali e valorizzare, al contempo, l'agricoltura».
«Siamo estremamente convinti che i GAL possano e debbano recitare un ruolo fondamentale per il territorio – ha dichiarato a margine dell’incontro il Presidente di Confagricoltura Lazio, Antonio Parenti –. Per arrivare all’obiettivo, però, c’è bisogno di una riforma che, senza remore e senza lungaggini, determini un rinnovamento di queste strutture e le metta in condizione di evolvere verso un ruolo di vere e proprie agenzie di sviluppo territoriale. Ciò darebbe ai GAL maggiore forza e soprattutto fornirebbe ai territori un vettore ulteriore di sviluppo che non replichi iniziative e prestazioni di altri enti o soggetti e possa contribuire ad implementare le occasioni di crescita e sviluppo del settore agricolo».
«Stiamo rimettendo al centro il protagonismo dei GAL come luogo capace di mettere insieme partnership pubblico-private finalizzate al sostegno delle economie delle aree interne della nostra regione – conclude Giancarlo Righini, assessore regionale all’Agricoltura –. Un ritorno alle origini sostenuto dall’amministrazione Rocca attraverso importanti fondi regionali».