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Edilizia agevolata, sbloccati 600 milioni di lavori . Confcooperative Lazio: "Regione sulla strada giusta. Ora via a credito e assunzioni"

Circa 3.000 alloggi di edilizia agevolata fermi da anni verranno rimessi in circolo, generando potenzialmente 600 milioni di euro di investimenti sul territorio, con benefici concreti per famiglie e imprese.

giovedì 24 luglio 2025

Circa 3.000 alloggi di edilizia agevolata fermi da anni verranno rimessi in circolo, generando potenzialmente 600 milioni di euro di investimenti sul territorio, con benefici concreti per famiglie e imprese.

 

L’iter. Lo scorso 17 luglio il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge n.171 del 9 agosto 2024 dal titolo “Semplificazioni e misure incentivanti il governo del territorio”. Il provvedimento articolato interviene su più fronti per rendere più efficiente, sostenibile e inclusiva la pianificazione urbanistica regionale. Tra le principali novità introdotte dalla normativa spicca l’articolo 17, che interviene in materia di edilizia agevolata destinata alla locazione. La modifica dei termini del vincolo di locazione obbligatoria consente ora la trasformazione del titolo di godimento del bene in favore dei locatari interessati, aprendo così la strada alla proprietà per migliaia di famiglie.

 

Gli effetti. "Ci troviamo di fronte a una riforma che finalmente permetterà di realizzare il pieno potenziale dell’edilizia delle cooperative – afferma Armando Scarpelloni, presidente Confcooperative Habitat Lazio –. Eliminando i contributi pubblici per la locazione in favore della proprietà diretta al singolo socio, gli istituti di credito finanzieranno nuovamente i programmi costruttivi. In questo modo stimiamo che verranno sbloccati lavori per 600 milioni di euro, con evidenti vantaggi per l’occupazione, l’economia della regione e il rilancio del settore delle costruzioni in piena emergenza abitativa"..

 

Il commento. "Siamo di fronte a una prova plastica di cosa vuol dire cooperare: trovare insieme una soluzione concertata a un problema comune - afferma Marco Marcocci, presidente Confcooperative Lazio -. Il dialogo con la Regione Lazio ha portato a un traguardo dal valore umano unico. In piena emergenza abitativa abbiamo trovato il modo per garantire un’abitazione a famiglie dai redditi troppo alti per accedere alle case popolari e troppo bassi per competere sul mercato libero".

 

Photo - Pixabay