Alla vigilia del tavolo di confronto sulla situazione critica in cui versano le case famiglia della capitale Confcooperative Lazio torna a denunciare il nodo delle rette, ferme al 2019 per i minori e al 2021 per i nuclei madre-bambino. Dopo il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative Sociali, ritenuto dall’associazione datoriale giusto e necessario, l’assenza di un adeguamento al contesto economico vigente ha prodotto effetti drammatici: abbandono da parte di personale qualificato, difficoltà nella gestione quotidiana, rischio concreto di chiusura delle strutture. Tutto ciò nonostante la rigorosa osservanza delle regole e dei requisiti strutturali e organizzativi da parte dei gestori.
«Confcooperative ribadisce il suo richiamo al senso di responsabilità e al dialogo tra gli enti – sottolinea Luciano Pantarotto, presidente Confcooperative Federsolidarietà Lazio –. Un’unità necessaria per intervenire collegialmente per risolvere le esigenze espresse dalle strutture in difficoltà e dai bambini in esse ospitati. In questo senso va la proposta di aprire un tavolo di confronto stabile tra Comune di Roma, Regione Lazio e Governo nazionale, per costruire un sistema di tutela per i più fragili».
IN ALLEGATO LA LETTERA INVIATA AL SINDACO DI ROMA, ROBERTO GUALTIERI